Mi ero ripromessa di continuare a viaggiare anche quando sarei diventata mamma e infatti per sfuggire all’inverno freddo, quando Lorenzo non aveva neanche 5 mesi siamo andati a Fuerteventura.
Con Fuerteventura è stato proprio amore a prima vista e mi ha stupita molto per la grande varietà di paesaggi, spiagge e cose da fare che si possono trovare in un’isola così piccola. È un posto che trasmette mille emozioni, a me personalmente un senso di pace e tranquillità incredibile, mi fa sentire ogni volta come se vivessi lì, sempre di casa.
Ma partiamo dall’inizio: oggi vorrei parlarvi della parte nord di Fuerte. Secondo me la zona migliore dove soggiornare è Corralejo che, nonostante sia molto turistica, ha tutta una serie di servizi comodi per passarci qualche giorno.
La sera avete la possibilità di passeggiare tra le stradine della città vecchia (Casco Viejo) senza dover prendere l’auto. Qui si trovano tantissimi bar di tapas e ristoranti per tutti i gusti.
I miei preferiti sono senza dubbio Casa Domingo per le tapas, nella Calle la Milagrosa, Los Compadres che fa una zuppa di pesce buonissima (su prenotazione), a Calle la Ballena vicino al porto, oppure Casa Manolo per la paella.

A Corralejo le belle spiagge di certo non mancano, a partire dalla Flag Beach e Playa El Mèdano per fare surf e kite, Waikiki attrezzata con lettini e ombrelloni e la mia preferita, perché più riparata dal vento e più piccolina, Playa de El Burro.
Poi ovviamente per poter girare l’isola, l’auto è necessaria!
A soli 1,5 km da Corralejo si trova El Parque Natural de Grandes Playas dove bisogna trascorrere almeno una giornata. Qui il panorama è qualcosa di straordinario. Solamente la strada in mezzo alle dune vale il viaggio! Da una parte sabbia dorata che sembra di essere in mezzo al deserto (al tramonto ci sono colori spettacolari) e dall’altra sabbia bianca che scende fino al mare.


E poi, vuoi non farla una rotolata dalla cima della duna?
Qui trovate anche un chiringuito molto carino sulla spiaggia dove potete mangiare e intanto i bambini giocano liberi sulla spiaggia infinita.

Un altro posto da vedere partendo da Corralejo è indubbiamente Isla de Lobos.
Il biglietto del traghetto conviene farlo almeno il giorno prima e costa circa € 15 a/r. Il viaggio dura solo un quarto d’ora ma quando arrivate lì vi ritroverete in un posto che sembra un paesaggio lunare!
La prima cosa da fare appena si scende è prenotare il pranzo all’unico ristorante presente sull’isola che si chiama Chiringuito Lobos Antonito El Farero, dove con circa 20 euro mangerete il pescato del giorno.
Poi potrete continuare la visita al Parco Naturale dove sono presenti numerose varietà di piante e uccelli oppure rilassarvi sulla spiaggia Playa de La Concha De Lobos o fare trekking (l’isola è grande solo 6 km quadrati).


Un’altra giornata è sicuramente da dedicare a El Cotillo.
Quando ci sono andata la prima volta l’ho visto un po’ di sfuggita ma merita sicuramente più tempo o, perché no, addirittura soggiornarci come punto di partenza per visitare l’isola.
Un tempo era un paesino molto tranquillo con pochi servizi, frequentato soprattutto da surfisti.
Quando ci sono tornata le volte successive mi è rimasto nel cuore!
Non è sicuramente turistico come Corralejo, anzi, è un paese molto più autentico. Ha diverse strutture carine dove dormire, ristoranti, bar e negozietti.
Noi abbiamo mangiato al ristorante che ci ha consigliato un amico del posto, La Vaca Azul, dove preparano un pesce favoloso e freschissimo. Ma bisogna prenotare!
Chiedete il tavolo nella veranda fuori: ha una vista incredibile!

Per quanto riguarda le spiagge non c’è che l’imbarazzo della scelta. A me è piaciuta tantissimo la famosa Playa de la Concha, che anche se è famosa non è per niente affollata.

In questa zona tutte le spiagge hanno delle protezioni a forma di ferro di cavallo fatte con delle pietre per riuscire a sdraiarsi al sole rimanendo riparati dal vento.

E per ultimo, vi consiglio il Labirinto di Wolf Patton, costruito interamente in pietra nel 1999 da questo musicista tedesco. È un percorso circolare di 3 km con il sole al centro e 8 raggi che si espandono verso l’esterno. Ci vogliono circa 40 minuti per completare il percorso che ha lo stesso numero di svolte a destra e a sinistra. Questo perché secondo Patton c’è un nesso logico con la psiche umana e quindi i due emisferi del cervello, destro e sinistro, devono lavorare allo stesso modo.
Direi che per ora di cose da fare e da vedere a Fuerte ne abbiamo già per qualche giorno… ovviamente non sono finite perché ci sono tantissime spiagge dove fermarsi, ma il bello è anche lasciarsi ispirare mentre si guarda fuori dal finestrino e fidatevi, non rimarrete delusi!
Continua a scoprire l’isola leggendo IL SUD DI FUERTEVENTURA